
A DISTANZA RAVVICINATA: I RAGAZZI DEL SER.T. ASLNapoli2 NORD INCONTRANO “I RAGAZZI DELLA PANCHINA” DI PORDENONE.
L’evento è di quelli che fanno scalpore. L’Associazione La Panchina nasce a Pordenone, così come nascono certi miracoli, dalla disperazione di non trovare un luogo, di non avere dei tempi, risucchiati nei vortici tanto comuni a chi vive di droga. Rappresentare se stessi, la propria storia, le proprie vicissitudini, varcando i margini della retorica, della filosofia del compiangersi, riscattandosi, invece, dalla rabbia che sale da dentro fino ad arrivare a convincere il mondo che hai diritto di esistere, come, e forse persino, più degli altri. La “Panchina” di Pordenone, non è stata mai sola, ma quelli che contavano, i potenti ed i benpensanti, ci hanno messo tempo ad abbattere i propri pregiudizi, le barriere mentali e vedere le persone dietro le sigle terrifiche: AIDS, Clochard, Tossicodipendenze, follia .… una scia di stereotipi che troppo spesso si frappongono nell’incontro misterioso e magico tra un uomo ed un uomo. Poi l’incontro decisivo con Pino Roveredo, che di quel mondo ne ha fatto parte esplorandone ogni devastato anfratto, fino ad uscirne scrittore di successo e vincitore del Campiello nel 2005. Un incontro che ha valicato i confini regionali, che ha connesso le storie di altri disperati che si rivolgono ad un Ser.T. di periferia come quello di Casavatore dell’ASL NA2 Nord, per avere un luogo di sospensione del tempo “drogato” e provarsi a ritrovare come uomini lucidi. Il 28 Settembre questi due mondi così distanti e simili s’incontrano, ospiti di una disponibilità che vede l’ASL NA2 Nord nella persona del Dr. D’Auria (Responsabile Dipartimento Area Dipendenze)e del Dr. Pietro Scurti (Psicologo-Psicoterapeuta del Ser.T. di Casavatore) i fautori dell’incontro. Il primo mettendo in moto la macchina organizzativa e sensibilizzando la politica locale, che per una volta, messa da parte la logica affaristica, ha risposto con autenticità e concretezza, nella persona del Consigliere Provinciale Dott. Giuseppe Antonio Fuschino, il secondo intrattenendo un rapporto quotidiano con l’amico Roveredo e con il Dott. Zamai di Pordenone, vero punto di riferimento per l’Associazione. Uno staff particolare, che ha funzionato come un cuore solo, pulsando all’unisono sebbene si fosse a centinaia di chilometri di distanza. Una scommessa. Vinta in partenza perché ritenuta impossibile, a cui si sono aggregati il Ser.T. di S. Antimo e quello di Caivano (rispettivamente guidati dal Dr. Liguori e dalla Drsa. Sirico), il Centro Diurno a Doppia Diagnosi, il cui responsabile, Dott. Di Petta, intrattiene da tempo rapporti professionali con le ASL del Nord est d’Italia. Una manifestazione che contiene in sé, insomma, i semi dell’integrazione.“Abbiamo ritenuto-spiegano il Dr. D’Auria e il Dott. Scurti -che fosse fondamentale dare un segnale forte alla cittadinanza, al mondo della politica, alle istituzioni, e soprattutto a tutti i ragazzi impegnati, che quello che viene liquidato troppo in fretta come difficile possa invece trovare una sua collocazione reale nella volontà di ciascuno. Tutti si sono impegnati investendo risorse anche personali.” D’Auria ribadisce che la presenza del Presidente della Provincia di Napoli On. Luigi Cesaro, dell’Assessore alle Politiche Sociali Dott. Pinto, della Dott.ssa Rosanna Romano (Responsabile settore Fasce Deboli della Regione) dimostra che è la sensibilità e la concretezza di certi temi, quali la tossicodipendenza, l’emarginazione sociale, l’HIV, la vera molla che travalicando le differenze culturali, unisce gli uomini prima che le Istituzioni. “Infine non sarebbe stato possibile pensare e fare nulla di tutto questo – prosegue Vincenzo D’Auria – senza l’apporto di tutte le figure professionali, Educatori professionali, Assistenti Sociali, Medici, Infermieri Professionali, Psicologi dei tre Ser.T., volontari e tirocinanti dell’ASL NA2 Nord, che, sebbene vivano il disagio di essere in pochi rispetto all’esorbitante numero dell’utenza, non si sono mai tirati indietro nel dare il loro apporto, anche fuori dall’orario di lavoro”.
“L’evento si snoda su due momenti- conclude Scurti – il 28 Settembre alle 10.30 l’incontro tra i ragazzi della Panchina di Pordenone con quelli del Ser.T. e la cittadinanza tutta, per provare a scambiarsi esperienze vissute e speranze ritrovate e poi in serata, alle 19.00, la rappresentazione teatrale dal titolo “La Pankina”, con la regia di Pino Roveredo. Entrambi i momenti al Teatro “LE MASCHERE” di Arzano, testimonianza di un territorio, che tra mille problematiche, pulsa di vita vera”.